giovedì 5 giugno 2008
mercoledì 28 maggio 2008
SEMIFINALE CON VANOLI SORESINA 3-0
lunedì 12 maggio 2008
MILAN,CHE DISASTRO!
PALAFLAMINIO BIANCONERO.....CASERTA 3-0!!!
mercoledì 7 maggio 2008
TRENTELLO DI CHILDRESS.....CASERTA 2-0!
QUARTI DI FINALE PLAYOFF
GARA 2
Un invito: tutti coloro che non hanno seguito abitualmente, nel corso dell’anno, la Juvecaserta possono utilizzare la sfida di ieri per capire cosa sia stata e, forse, cosa sarà la storia di quest’annata a Pezza delle Noci. Tutta la Juve concentrata in quaranta minuti: tutto il bene e tutto il male che questo gruppo può regalare si concentra in altri quaranta minuti paurosi per agonismo, elettrizzanti per l’altalena di emozioni, commoventi per il coraggio della classe operaia bianconera nuovamente salita agli onori della ribalta. Tutta la Juve in quaranta minuti che mandano la serie sul 2:0 e con ben tre match point sulla racchetta di Frates and co. Dopo la scellerata partenza (in cinque minuti si era sprofondati sul -14), il condottiero Frates è riuscito a pescare, rapidamente, un quintetto degno di tal nome per iniziare la rimonta. E’ stata lunga, è stata dura perchè la Coopsette è rimasta appesa alla gara con coraggio, ma alla fine il muso bianconero è arrivato davanti a quello dei romagnoli. Il trentello di Childress riconsegna alla Pepsi la leadership “dell’animale da playoff” come ama definirsi il Professore; ma non si deve assolutamente pensare che ci sia stato solo Childress. C’è stata il cuore di un Gatto finalmente tornato il gladiatore di inizio anno. C’è stata la rabbia agonistica di due veterani come Frosini e Larranaga. C’è stato nuovamente un Diaz convinto e, forse, l’uomo playoff che serviva. Dietro Tutt, mai in partita, ma ci sarà tempo per rivederlo sui suoi standard. La Juve esce dalle forche caudine del doppio turno casalingo con il 2:0 e con l’ipoteca sul passaggio alle semifinali. Le prime due sfide vanno in archivio ed ora si va in Riviera dove la Juve spera di restarci il meno possibile. Ideale sarebbe violare venerdì sera il Flaminio per guadagnare qualche giorno di riposo in vista delle prossime uscite. Ma guai a pensare che i Crabs siano già con la mente e le gambe sotto l’ombrellone di qualche bagno di quelle zone: i Crabs non vorranno uscire con un brusco 3:0.
La cronaca. Le prime scelte attuate da Frates vanno secondo le previsioni con la decisione di puntare sul quintetto piccolo con Ghiacci da “4” sulle piste di Bell. La mossa risulta sbagliata visto che la Juve è inguardabile in attacco, nessun gioco costruito, ed altrettanto imbarazzante in difesa. Guarasci spara due bombe portando Frosini lontano dal verniciato, Thomas, un fantasma in gara1, fa vedere il suo talento: la Coopsette va in fuga sul 3:17 al 5’. L’attesa scossa arriva da Larranaga; l’irlandese, uscendo dalla panca, infila due siluri che mettono la Juve in partita anche perchè Brkic e Gatto sono più pimpanti in vernice. Caserta torna sul -5 prima della fiammata di Scarone. Nella seconda frazione esce, prorompente, la rabbia di Ivan Gatto che, tra rimbalzi e canestri, riporta la Juve sul -4. Pochi istanti dopo, purtroppo, si vivono momenti di tensione dietro la panchina romagnola oggetto di qualche attenzione poco gradita di alcuni fans juventini. Il pubblico entra nella partita, ma chi non c’è mai uscito è Thomas, un vero satanasso: sale a 14 e c’è il nuovo allungo dei Crabs (28:36 al 16’). Ticchi fa riposare sia Guarasci che Scarone, forse se li dimentica anche troppo, ed i bianconeri ne approfittano per dare un colpo alla botte. Ancora Larranaga e, due volte, il Professore Childress bruciano la retina biancorossa dalla lunghissima distanza (38:39 al 18’), con il “farmacista di Gradara” che viene punito anche nel suo tentativo di zona 2-3. Il Palamaggiò diventa una “plaza de toros” dove l’adrenalina scorre in quantità industriale: i colpi duri non mancano e, finalmente, Childress riprende in mano la “classe” portando la Pepsi sul -2 all’intervallo con un altro bombazo e ben 13 punti totali. Dall’altro lato il terzetto Thomas-Guarasci-Bell ha infilato 36 dei 45 punti dei granchi. Da rimarcare, infine, come coach Frates abbia tenuto, per 15’ filati, Ghiacci e Ray Tutt in panchina dopo l’orribile partenza con la Juve sorretta dal tiro da 3 (7/12). Ice ritorna nel quintetto del secondo tempo e continua a soffrire sia in attacco, dove non trova spazi, che in difesa dove si becca una bomba in faccia da Thomas (46:53 al 24’) che, pochi istanti dopo, commette il quarto fallo. E’ un’altalena elettrizzante con i campani che rientrano sul -2 con 4 punti del redivivo Ghiacci ed una tripla di Gatto. Ma l’inerzia è girata complice la ferocia e l’intensità con cui si difende; in attacco, poi, Ice Ghiacci torna ad aprire le ali e Childress a crivellare la retina ospite (63:57 dopo una magia da quattro punti del Prof di Wake Forest). All’ultimo “stop and go” la Pepsi ha 2 punti di vantaggio mentre Ticchi fa rivedere la zona 2-3. Il cuore è in gola per i 3500 del Palamaggiò che si apprestano a vivere gli ultimi 10’ di gara2. Ancora e sempre Randy Childress a griffare l’allungo della Pepsi con altre due bombe sparate direttamente dal parcheggio della struttura dei “cento giorni”. Arriva, in ritardo ma arriva, anche la firma di Ray Tutt che, con quattro punti filati, lancia i bianconeri sul +10. E’ la fuga buona perchè Thomas commette il quinto fallo e si fa chiamare anche tecnico con 5’ da giocare; Rimini non riesce più a rientrare ed alza bandiera bianca davanti al Palamaggiò, nuovamente, incandescente e vera polveriera degna del miglior Abdi Ipecki di Istanbul. Peccato solo per il battibecco, sul finire di match, tra un Ticchi innervosito per il comportamento dei tifosi dietro la sua panchina ed il giemme Betti che provava a tranquillizzare tutti. La chiusura è tutta per il fenomenale halley oop sull’asse Childress-Diaz.
CHILDRESS 9,5
DIAZ 8
TUTT 7
GATTO 8
FROSINI 6,5
LABELLA 6,5
LARRANAGA 8,5
BRKIC 7
GHIACCI 6,5
SANTORO ne
lunedì 5 maggio 2008
MILAN:PRIMO ACQUISTO.....ECCO FLAMINI
Il primo giorno da milanista di Mathieu Flamini è iniziato alle 8.20. Il centrocampista dell'Arsenal, che il Milan ha ingaggiato per quattro anni a quasi 4 milioni di euro a stagione, ha svolto le visite mediche alla clinica privata "Le Betulle" di Appiano Gentile. Al suo arrivo ha rilasciato solo un breve commento: "Sono molto contento, grazie mille", tanto per dare un contesto di soddisfazione all'operazione più importante della sua carriera.
Flamini è uscito dalla clinica prima delle 12 per recarsi a Milanello e proseguire i test con MilanLab. Nel pomeriggio è arrivata la firma del contratto. Il 24enne francese, in scadenza di contratto con i Gunners, è arrivato ieri sera a Milano e ha cenato con Adriano Galliani e Ariedo Braida. Ripartità per Londra subito dopo la firma del contratto.
LA SCHEDA DI FLAMINI
Cresciuto nell'Olympique Marsiglia, Flamini ha esordito in prima squadra il 23 dicembre 2003 in una partita di Ligue 1 contro il Tolosa (1-0 per i marsigliesi). Nella stessa stagione si è fatto notare al livello internazionale grazie alla 9 partite disputate in Coppa UEFA, tra cui la finale che persa 2-0 dall'Olympique Marsiglia a Göteborg contro il Valencia. A fine stagione Flamini ha rifiutato il contratto da professionista propostogli dall'Olympique Marsiglia e si è trasfeito all'Arsenal allenato dal connazionale Arsène Wenger.
Nel 2004, a soli 20 anni, si è trasferito in Inghilterra all'Arsenal. L'Olympique Marsiglia inoltrò un reclamo alla FIFA per annullare il trasferimento, che però fu respinto.[1] Ha esordito con l'Arsenal il 15 agosto 2004 al Goodison Park contro l'Eveton (4-1 per i Gunners) e in Champions League il 29 settembre 2004 in Rosenborg-Arsenal 1-1.
Nella stagione 2005/06 Flamini fu impiegato spesso come ala e soprattutto come terzino sinistro a causa dei numerosi infortuni occorsi ai difensori dell'Arsenal, disputando buone partite sia in campionato che in Champions League, persa 2-1 in finale contro il Barcellona. In quella partita Flamini subentrò al 75° minuto a Cesc Fàbregas.
La stagione 2006/07 è stata per Flamini la migliore dal punto di vista realizzativo con 4 gol: uno nei preliminari della Champions League 2006/07 conto la Dinamo Zagabria a Zagabria (vittoria per 2-1), e tre in campionato contro Liverpool (3-0), Chelsea (1-1), e Blackburn (6-2). Ad aprile ha manifestato la sua intenzione di lasciare l'Arsenal poiché era poco soddisfato del suo ruolo di sostituto, ma la decisione è rientrata dopo un chiarimento con l'allenatore Wenger.
All'inizio della stagione 2007/08 Flamini ricoprì il ruolo di centrocampista centrale a causa dell'assenza di Gilberto Silva e Diaby in coppia con Fabregas è diventando un punto fermo dei Gunners. Dopo il rifiuto di rinnovare con l'Arsenal che sarebbe scaduto a fine stagione[2][3] il giocatore ha deciso di firmare con il Milan.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppa Italia | Coppe europee | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
2003/04 | Olympique Marsiglia | L1 | 14 | 0 | - | - | - | CU | 9 | 0 | - | - | - | 23 | 0 |
2004/05 | Arsenal | Premier | 21 | 1 | FAC+CdL | 4+3 | 0 | UCL | 4 | 0 | - | - | - | 32 | 1 |
2005/06 | Premier | 31 | 0 | FAC+CdL | 2+3 | 0 | UCL | 12 | 0 | CS | 1 | 0 | 49 | 0 | |
2006/07 | Premier | 20 | 3 | FAC+CdL | 3+3 | 0 | UCL | 6 | 1 | - | - | - | 32 | 4 | |
2007/08 | Premier | 30 | 3 | FAC | 2 | 0 | UCL | 8 | 0 | - | - | - | 40 | 3 | |
Totale Arsenal | 102 | 7 | 20 | 0 | 30 | 1 | 1 | 0 | 153 | 8 | |||||
Totale | 116 | 7 | 20 | 0 | 39 | 1 | 1 | 0 | 176 | 8 |